14 novembre 2022
In un recentissimo studio pubblicato sul JAD si analizzano le relazioni tra ADHD e BD. Sviluppo del disturbo bipolare in pazienti con deficit di attenzione/iperattività: una revisione sistematica e meta-analisi di studi prospettici In un discreto numero di soggetti pediatrici, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) si presenta in concomitanza con il disturbo bipolare (BD): proprio l’elevata comorbilità delle due condizioni e la sovrapposizione dei rispettivi sintomi possono facilitare diagnosi errate, soprattutto quando la caratteristica prominente del soggetto è la disregolazione emotiva. È importante sottolineare come l’evidenza di questa comorbilità sia emersa solo in anni relativamente recenti: prima della terza edizione del "Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-III-R)" del 1987, gli studi di follow-up sui bambini iperattivi non riportavano tassi elevati di BD o di disturbi dell'umore come esiti nell'adulto. Solo con gli studi prospettici condotti in anni successivi, parallelamente a una maggiore consapevolezza sulle caratteristiche del BD pediatrico, è emersa una stretta relazione tra ADHD e successivo sviluppo di BD, in particolare durante l'infanzia e l'adolescenza, anche se con una notevole variabilità nelle stime di prevalenza, a seconda dei campioni considerati. In particolare, i tassi di comorbilità con ADHD si situano nei seguenti intervalli percentuali: • 11-98% in pazienti pediatrici con BD (tasso medio ponderato del 62%) • 22-61% in pazienti pediatrici con BD di tipo I strettamente definito • 5-20% in pazienti adulti con BD. D'altra parte, in popolazioni di soggetti con ADHD, i tassi di comorbilità con BD sono risultati i seguenti: • 2% in contesti comunitari di bambini e adolescenti • 18-47% in campioni clinici di ADHD adulti • 34% negli studi epidemiologici • 14% in soggetti adulti nei registri nazionali svedesi. Caratteristiche fenotipiche dei soggetti con comorbilità ADHD-BD Rispetto ai pazienti con solo ADHD, quelli con BD in comorbilità presentano: • un'età di esordio dell'ADHD e un inizio del trattamento più precoci • maggiore gravità dei sintomi disattentivi e iperattivi/impulsivi • problemi di esternalizzazione e comportamenti di violazione delle regole • un maggior numero di ricoveri psichiatrici • un rendimento scolastico e professionale più scadente • una maggiore frequenza di disturbi da uso di sostanze • maggiore prevalenza di psicopatologia in comorbilità, in particolare ansia e disturbo da comportamento dirompente. D'altra parte, se confrontati con i pazienti affetti da BD ma non da ADHD, i pazienti affetti da BD con ADHD mostrano: • un decorso più grave e cronico del disturbo dell'umore • intervalli eutimici più brevi • un numero maggiore di episodi di umore (ipo)maniacale e/o depressivo • maggiore prevalenza di caratteristiche miste depressive e borderline • maggiore instabilità affettiva, impulsività comportamentale e violenza • più tentativi di suicidio • tassi più elevati di condizioni di comorbilità (disturbi d'ansia, disturbi del comportamento dirompente, disturbi da uso di sostanze e alcol) • tassi più elevati di switch indotti da antidepressivi • una risposta più scarsa agli stabilizzatori dell'umore • una minore aderenza al trattamento • un maggior numero di problemi legali • un livello più basso di funzionamento personale, familiare, lavorativo e sociale con una ridotta qualità di vita. Obiettivi dello studio Negli ultimi anni è stata prestata una crescente attenzione ai sintomi prodromici o ai precursori del BD, utilizzando sia disegni di studi retrospettivi che prospettici. È interessante notare che tra i sintomi prodromici più comuni del BD sono state segnalate caratteristiche che potrebbero sovrapporsi ai domini del deficit di attenzione e dell'iperattività, come la ridotta concentrazione, le difficoltà scolastiche, la loquacità, l'aumento dell'energia e l'iperattività, e l'ADHD è stata proposta tra i fattori di rischio eterotipici del BD. Tra i pazienti con ADHD, è stato riscontrato che la disregolazione emotiva predice un maggior numero di diagnosi successive di BD, rappresentando forse una manifestazione specifica dello spettro bipolare nei disturbi del neurosviluppo. D'altra parte, i pazienti depressi adulti con una storia di ADHD hanno maggiori probabilità di riportare sintomi (ipo)maniacali nel corso della vita e si è riscontrato che l'ADHD infantile media parzialmente l'effetto del BD dei genitori sui sintomi bipolari nel corso della vita. Nonostante queste evidenze, finora sono stati condotti solo pochi studi longitudinali prospettici per valutare il tasso di insorgenza di BD nei pazienti con ADHD. In questo studio, si è cercato di stimare in modo specifico il tasso di insorgenza del BD nei bambini o adolescenti bambini o adolescenti affetti da ADHD e, in secondo luogo, di valutare se l'ADHD conferisca un rischio prospettico maggiore di BD rispetto ai controlli sani (HC), basandosi su studi longitudinali condotti a partire dall'era post-DSM-III-R e oltre. Sulla base di studi trasversali di comorbilità, si è ipotizzato che circa uno o due pazienti con ADHD su 19 avrebbero ricevuto successivamente una diagnosi di BD. Metodi È stata condotta una revisione sistematica secondo le linee guida PRISMA. Inoltre, è stata eseguita una metanalisi di singole proporzioni per calcolare l'occorrenza complessiva di BD nei soggetti ADHD. Per calcolare le stime di rischio dell'insorgenza di BD nei soggetti ADHD rispetto ai controlli sani (HC), sono stati utilizzati dati di outcome binario. Risultati Sono stati considerati 10 studi prospettici con 1248 pazienti con ADHD complessivi (Figura 1). È stata rilevata una percentuale complessiva di insorgenza di BD del 10,01% (intervallo di confidenza [IC] al 95%: 6,47%-15,19%; I2 = 82,0%). Una percentuale leggermente superiore è stata riscontrata escludendo uno studio basato sull'analisi di sensibilità jack-knife (11,96%, IC al 95%: 9,15%-15,49%; I2 = 54,1%) e in tre studi sulla prole (12,87%, IC al 95%: 8,91%-18,23%). L'insorgenza di BD non era significativamente associata alla durata media del follow-up (p = 0,2118). In sei studi è stato riscontrato un rischio maggiore di insorgenza di BD nell'ADHD rispetto all'HC (risk ratio: 8,97, IC al 95%: 4,26-18,87, p< 0,0001).